Polimorfismo:

Il polimorfismo è la presenza, all'interno di una popolazione, di due o più forme alleliche di un gene, non attribuibili unicamente al ripetersi di nuove mutazioni; la persistenza di alleli alternativi nelle diverse generazioni, senza che alcuno di questi venga eliminato attraverso il processo di selezione, può essere dovuto al fatto che entrambi gli alleli sono "neutri", non presentano cioè alcun vantaggio evidente. E' questo il caso, per esempio, della capacità o meno di arrotolare la lingua, presente nella specie umana, la cui frequenza si mantiene costante. Un caso particolare è quello dei geni per l'anemia falciforme, i cui alleli, quando sono presenti allo stato omozigote,  provocano appunto una malattia gravemente invalidante; ciò malgrado, il polimorfismo del gene si mantiene elevato: è presente infatti nel 10% delle persone dell'Africa equatoriale e nel9% dei neri degli Stati Uniti. Il fenomeno è da attribuirsi al vantaggio che presentano gli individui portatori, cioè eterozigoti, che sono resistenti, a differenza degli individui perfettamente sani, alla malaria, malattia dovuta ad un parassita trasmesso alle zanzare.

In molti altri casi si è constatato che gli organismi eterozigoti hanno sempre una crescita ed una resistenza agli agenti patogeni superiore a quella degli omozigoti.