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Nematodi parassiti

La femmina dell'Ascaris lumbricoides (fig.) produce circa sessanta milioni di uova l'anno (e può vivere alcuni anni) che fuoriescono con le feci dell'individuo parassitato. Se queste feci vengono disseminate nell'ambiente per mancanza di impianti per il loro smaltimento, o  se  le acque cloacali vengono usate per concimare orti e campi, le probabilità che altri uomini le ingeriscano portando alla bocca materiale inquinato sono piuttosto elevate. Il giovane ascaride intanto ha compiuto la prima fase dello sviluppo e la prima muta della cuticola entro l'involucro dell'uovo; sol quando gli enzimi dell'intestino dell'ospite hanno digerito questo involucro esso è libero di muoversi. A questo punto il verme fora la mucosa intestinale e per via sanguigna raggiunge il polmone, ove compie due altre mute. Risale quindi bronchi e trachea scende nell'esofago, compie l'ultima muta, e si insedia infine nell'intestino tenue. A ciascun passaggio del verme da un distretto all'altro del corpo umano corrisponde una fase della parassitosi: enterite prima, polmonite poi (di solito non grave ma con molta tosse secca) infine intossicazione cronica con disturbi nervosi.

In linea generale il ciclo biologico dei nematodi parassiti prevede il passaggio attraverso il sangue (o l'emolinfa) dell'ospite.

La storia della filaria del sangue umano (Wuchereria bancrofti) è utile per illustrare il ciclo biologico di un filarioideo viviparo che utilizza un insetto vettore (fig.). Le filarie adulte, sottilissime  ma piuttosto lunghe (la femmina misura   10 cm x 250 µm,  il maschio misura 4 cm x 100 µm) vivono entro i linfonodi soprattutto quelli dell'inguine e dell'ascella. Le femmine sono longeve e per molti anni consecutivi partoriscono un altissimo numero di larve, che nelle infestazioni gravi si possono contare a miliardi. Queste larve vivono nei capillari del polmone e di altri visceri, ma nelle prime ore della notte sciamano nei capillari della cute: quivi le zanzare hanno occasione di suggerle insieme al sangue. Nel corpo dell'insetto le larve si accrescono, mutano la propria cuticola due volte e quindi, quando la zanzara punge un altro uomo, rompono la cuticola dell'insetto alla base del pungiglione e si lasciano cadere sulla pelle della vittima, se questa, irritata dalla puntura, si gratta, le filarie non trovano difficoltà a insinuarsi nei vasi sanguigni e raggiungere la sede definitiva nei linfonodi (fig.).

Quando le filarie si ammassano in gran numero entro i linfonodi questi si infiammano e interrompono il flusso della linfa che ristagna in quantità enormi nelle gambe, nei genitali maschili o femminili provocandone l' 'elefantiasi' (fig)

Ciclo di Ascaris

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Ciclo vitale di Wuchereria bancrofti  

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