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che il prolungamento della vista, il microscopio è un prolungamento dell'intelligenza...
Canguhillem
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Uno dei primi microscopi composti costruito da Robert Hooke (1635-1703)
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L'occhio umano è in grado di
distinguere oggetti
le cui dimensioni non siano inferiori a 0,2 mm; se l'oggetto è più
piccolo, un buon modo per poterlo vedere è far ricorso a una
comune lente d'ingrandimento. Leeuwenhoek
(1632-1723) divenne così abile nell'arte della costruzione delle
lenti, da costruirne alcune che riuscivano ad ingrandire sino a 300
volte, grazie alle quali riuscì a descrivere anche i batteri. I
microscopi sono un mezzo potente per osservare organismi le cui
dimensioni sono troppo piccole per poter essere visti ad occhio nudo; si
riesce così a vedere anche le cellule,
le cui dimensioni sono molto varie.
I moderni microscopi si distinguono in:
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Lente o microscopio semplice
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Microscopio ottico
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Presenta lenti che rifrangono i raggi di luce provenienti dal
campione, che quindi deve essere opportunamente tagliato (sezionato) in
"fettine" sottili, tali da essere trasparenti; si forma così un'immagine
ingrandita che rivela nuovi particolari. Le osservazioni possono
essere fatte su cellule vive (osservazione in
vitro), oppure fissate, cioè uccise in modo che la morte non sia
seguita da decomposizione, e colorate. Quest'ultimo procedimento
è molto più usato perché:
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consente di conservare a lungo il preparato microscopico; |
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permette di distinguere parti del preparato altrimenti poco visibili. |
I coloranti si legano selettivamente ad alcune
strutture cellulari piuttosto che ad altre, rendendole visibili. Il
potere di risoluzione, cioè la capacità di una serie di lenti di
rendere distinguibili due punti, non può superare 0,2 µm; quando
l'ingrandimento supera questo limite, l'oggetto appare più grande, ma
l'immagine è sfuocata e non più dettagliata.
Il microscopio ottico è comunemente usato per le diagnosi mediche e
per lo studio dei tessuti
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Moderno microscopio a luce: con esso si esamina, soprattutto per trasparenza, materiale vivo o fissato e colorato. Un buon microscopio potenzia la vista del ricercatore permettendo ingrandimenti fino a 1000-2000 volte con risoluzione fino a 0.2-0.3 µm. Trova
le sue applicazioni nello studio della microanatomia, dei tessuti, delle cellule. Il microscopio qui rappresentato può essere collegato ad un computer, su cui le immagini possono essere salvate
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Microscopio elettronico a trasmissione |
Utilizza gli elettroni, anziché la luce visibile, per cui la
sua capacità di ingrandire gli oggetti è assai superiore. Viene
usato per osservare i dettagli di una cellula e non sostituisce il
microscopio ottico, anche perché non può essere utilizzato per
osservare campioni vivi, in quanto il materiale da osservare deve essere
posto sotto vuoto, cioè in completa assenza di aria. Con questo
strumento si osservano generalmente sezioni di
cellule, non cellule intere. Con esso si esaminano,per trasparenza, piccolissimi campioni biologici opportunamente fissati, trattati e sezionati. Non si presta allo studio di materiale vivente. Le osservazioni si compiono su micrografie con ingrandimenti molto vari (di solito tra 5000 e 50000);in condizioni molto buone la risoluzione può raggiungere i 5 nm. Il microscopio elettronico a scansione esamina le superfici 'metallizzate' dei più vari oggetti biologici:
fornisce immagini assai belle, ma con risoluzione inferiore a quella del microscopio elettronico a trasparenza.
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Un moderno binocolo da campagna. Esso potenzia la vista "ingrandendo" le immagini fino a 8-10 volte e "avvicinandole" in proporzione: trova le sue applicazioni soprattutto nello studio di vertebrati nel loro ambiente.
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Visore per poter osservare animali in condizioni di bassa illuminazione
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Utilizza un fascio di elettroni per scandagliare le superfici
cellulari, precedentemente rivestite da una sottilissima lamina di
metallo; fornisce immagini tridimensionali degli oggetti osservati.
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Microscopio elettronico a scansione
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