Il regno dei Protisti comprende quegli organismi che venivano classificati come Protozoi e come Alghe.
I confini tra questo regno e quello delle Piante e degli Animali sono indistinti e quindi fissati arbitrariamente, il confine col regno dei Funghi è netto: la cellula dei Protisti è dotata di contrattilità e di motilità flagellare assenti nei Funghi, è fornita di un più ricco patrimonio genetico e pertanto ha complessità
maggiore e presenta grande varietà di forme. Tali acquisizioni hanno permesso ai Protisti di colonizzare ambienti assai diversi ed in ispecie le libere acque pelagiche che erano rimaste inaccessibili alla maggior parte dei Funghi e dei Procarioti.
La comparsa dei Protisti può essere collocata, tentativamente, intorno a 1300 milioni di anni fa; pare probabile che questi organismi, già poco dopo la comparsa, si siano evoluti in direzioni diverse.
L'antichità e la varietà di forme comprese in questo regno rendono incerta e soggettiva la ricostruzione delle loro parentele, sicché non deve sorprendere se anche la loro classificazione rimane controversa.
La classificazione qui adottata è riassunta nella Tabella I ed è basata sullo
schema filogenetico della figura, i cui capisaldi verranno
qui discussi.
Piani organizzativi ed ecologia dei Protisti
Per una trattazione approfondita delle caratteristiche della cellula dei protisti si veda: Cellula dei protisti.
I Protisti presentano due piani organizzativi fondamentali: quello della cellula flagellata e quello della cellula ameboide. Il primo è tipico dei protisti che vivono in piena acqua, cioè di quelli
planctonici, il secondo dei protisti che strisciano sul fondo, cioè di quelli
bentonici. Esistono tuttavia alcune specie nelle quali si riscontrano caratteri di ambo i piani organizzativi ed altre specie in cui si alternano generazioni di cellule
ameboidi e generazioni di cellule flagellate.
Tra i protisti fotosintetici sono poi evolute cellule di grandi o grandissime dimensioni, di solito plurinucleate, in cui si differenziano strutture varie.
Talvolta i protisti - tanto quelli autotrofi, quanto quelli eterotrofi - hanno organizzazione pluricellulare, ma in essi non è riconoscibile alcun vero tessuto.
I Protisti parassiti o saprofagi possono anche assumere un aspetto simile a quello delle ife fungine. In tutte queste specie compaiono però, o come gameti o come cellule addette alla dispersione, speciali elementi flagellati. A causa della loro organizzazione queste cellule mobili rivelano indubbia parentela con forme che conducono vita libera.
I Protisti sono acquatici, o parassiti interni di organismi superiori, solo poche specie possono tollerare l'ambiente terrestre a condizione che l'umidità sia elevata. Ma gli ambienti in cui abbondano sono il mare, i laghi, le acque stagnanti. La
biomassa dei Protisti marini supera quella di tutti gli altri organismi marini messi insieme e la loro produzione fotosintetica è stimata circa eguale a quella che ha luogo sulle terre emerse. Ciò dice della loro
importanza nell'economia del pianeta.
I protisti predatori si nutrono di microorganismi diversi, ma alcuni ciliati riescono a catturare anche piccoli animali. Parecchi protisti predatori sono capaci di fotosintesi, ed altri manifestano evidente parentela con organismi fotosintetici.
Altrettanto vale per quelli saprofagi e per quelli parassiti. Alcuni gruppi di protisti parassiti, gli Apicomplessi ad esempio, sono specializzati a tal punto che le loro parentele rimangono misteriose.
Volvox: si tratta di un'alga verde coloniale, che vive negli stagni limpidi; è composta mediamente da circa 1.000 cellule; le sfere che si vedono al suo interno sono cellule riproduttive. Le singole cellule misurano 4 µm, l'organismo raggiunge i 3 mm
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Alghe verdi unicellulari e pluricellulari; sono visibili i cloroplasti |