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Molluschi Gasteropodi.

 

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Molluschi arcaici. 

I Molluschi che conservano le caratteristiche dei più antichi rappresentanti del gruppo vengono oggi attribuiti a quattro classi.

I Caudofoveatie i Solenogastri sono vermiformi, privi di conchiglia, di branchie e di organi di senso.

I Poliplacofori hanno organizzazione più complessa e, in particolare, possiedono una conchiglia formata da 8 pezzi embriciati, ctenidi multipli disposti lungo i solchi laterali (fig.) e semplici organi di senso visivo e tattile. Non sono rari lungo le coste, attaccati agli scogli come le patelle.

I Monoplacofori (fig.) costituiscono una classe molto antica che si riteneva scomparsa sin dal Cambriano finché, nel 1952, la nave oceanografica danese Galatea ne ha pescato alcuni esemplari vivi negli abissi marini al largo del Perù. In seguito altre specie sono state dragate dai fondali di altri mari, Mediterraneo compreso.

Questi molluschi dalla semplice conchiglia conica, somigliano molto alla ipotetica forma ancestrale dei conchiferi, alcuni loro organi e strutture sono ripetitivi: gonadi e nefridi sono multipli e si osservano più paia di branchie e muscoli retrattori che collegano il piede col mantello (fig. ). Per questi ultimi due aspetti e per la semplicità del sistema nervoso i Monoplacofori si avvicinano ai Poliplacofori: non è da escludere che la ripetizione di organi e strutture caratterizzasse i molluschi ancestrali ma non tutti gli zoologi sono disposti a crederci.

 

Gasteropodi

I Gasteropodi hanno preso origine da forme non molto diverse dai Monoplacofori illustrati sopra, dai quali tuttavia differiscono per aver sistema nervoso organizzato in gangli e per non avere alcuna struttura ripetitiva. Le branchie sono due, salvo riduzione secondaria, e contenute in una camera derivata da un'ampia dilatazione del solco palleale situata primitivamente dalla parte posteriore (fig. ).

Importante evento nello sviluppo dei Gasteropodi è la torsione della massa viscerale. Il mantello, i visceri in esso contenuti, nonché la conchiglia che lo sovrasta, compiono,al termine della vita larvale, una rotazione di 180° rispetto all'asse dell'animale, sicché l'apertura anale, la camera che contiene le branchie e gli osfradi vengono portati in avanti sopra il capo (fig). Il perché di questa torsione è tuttora oggetto di discussione, probabilmente è in rapporto con l'ottimizzazione del flusso di acqua che porta ossigeno alle branchie, comunque essa ha coinvolto altre modificazioni sia dell'apparato branchiale e circolatorio, sia del mantello e della conchiglia. 

La classe dei Gasteropodi ha avuto un grande successo ed ha occupato i più diversi ambienti marini dulciacquicoli e terrestri; conta oltre 100 000 specie viventi, cioè quattro quinti circa delle specie note. Si usa dividerla in tre sottoclassi (Tab. ).

Nella sottoclasse dei Prosobranchi gli Archeogasteropodi conservano la fisionomia primitiva, e spesso presentano una fenditura o un foro nella conchiglia al fondo del quale sbocca l'intestino e l'apparato escretore (fig. ). 

Presso i Prosobranchi Mesogasteropodi scompare una branchia col corrispondente atrio cardiaco e nefridio e l'apertura anale è disposta in modo che le feci non inquinino la branchia. Alcune specie vivono nelle scogliere, nel tratto che il mare lascia scoperto durante la bassa marea (Littorina), altre però vivono in acqua dolce (Vivipara) e altre ancora sono francamente terrestri (Pomatias elegans è comune nei boschi, nei giardini, negli orti).

I Prosobranchi Neogasteropodi hanno abbandonato l'alimentazione vegetariana o detritivora divenendo predatori; Murex è comune nel Mediterraneo e anche sui mercati, un tempo si usava in tintoria una sua secrezione rosso-violetto: la porpora.  La sottoclasse degli Opistobranchi è derivata da Mesogasteropodi e si è frammentata in una curiosa varietà di forme che hanno adottato modi di vivere nuovi ed insoliti, molti Opistobranchi hanno perso la conchiglia, quelli pelagici sono divenuti ermafroditi.

Nella sottoclasse dei Pulmonati, anch'essa derivata dai Mesogasteropodi, le branchie sono scomparse ed in loro luogo si osserva una cavità polmonare che comunica con l'esterno attraverso un foro piuttosto piccolo. Il loro cuore ha un solo atrio.

I Pulmonati dell'ordine dei Basommatofori sono acquatici, vivono nelle fonti, negli stagni e nella paludi: salgono periodicamente in superficie per utilizzare l'ossigeno atmosferico ed evitano così il rischio di asfissia che incombe su tutti gli animali che vivono nelle acque interne eutrofizzate.

I Pulmonati più propriamente terrestri costituiscono l'ordine degli Stilommatofori, così detti perché portano gli occhi in cima a tentacoli ('stili') retrattili. Sono attivi sol quando l'umidità ambientale è elevata, ma in stato di vita latente (diapausa) tollerano condizioni apparentemente proibitive: tanto nei deserti quanto presso le nevi eterne possono essere molto numerosi.

I pulmonati terrestri vengono predati attivamente dalle larve delle lucciole, dai carabi, dai rospi, ed anche da mammiferi insettivori; i ratti e i mustelidi se ne cibano volentieri e limitano il loro pullulare. 

Monoplacoforo

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Poliplacoforo

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Organizzazione della chiocciola

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Helisoma, pulmonato di acqua dolce

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