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Carnivori, Iracoidei, Proboscidati, Sirenidi

I Carnivori costituiscono un ordine ricco di adattamenti vari non solo per la morfologia (si confronti l'orso col ghepardo e col tricheco), ma anche per la dieta poiché a specie rigorosamente carnivore, come la lince e il leone, si affiancano specie totalmente o prevalentemente erbivore, come l'orso bruno e il panda, e altre francamente onnivore, come lo sciacallo e la volpe; altri carnivori si nutrono di insetti e di chiocciole.

L'appartenenza all'ordine è comunque rivelata, qualunque sia la loro dieta, dalla brevità dell'intestino e dalla dentatura: tutti i carnivori sono muniti di canini ben sviluppati e aguzzi, e di denti feriniatti a lacerare e dilaniare), corrispondenti al quarto premolare (fig.).

 Si ritiene che i Carnivori siano stretti parenti dei Creodonti della prima metà del Terziario, essi risultano anche imparentati con gli Insettivori. L'ordine si è presto diviso in due sottordini: i Fissipedi con arti atti alla marcia e alla corsa, i Pinnipedi con arti trasformati in natatoie.

I Carnivori Fissipedi comprendono famiglie diverse per costumi ed aspetto, ne citeremo alcune:

 

Gli Ursidi hanno mole piuttosto grande, andatura plantigrada, unghioni temibili, coda molto breve. Il loro regime alimentare varia da specie a specie.

Il panda maggiore che vive nelle foreste a NE dell'Himalaya è divenuto l'animale emblematico degli ecologisti (fig.); appartiene a una famiglia a sé, quella degli Ailuropodidi.

 

I Felidi hanno artigli retrattili, muso piuttosto breve, molari ridotti a uno per parte, o assenti. Sono digitigradi e usano tendere agguati alle predeo seguire cautamente i branchi di erbivori per aggredire gli individui sbandati o infermi, molti sono abili pescatori. Il ghepardo (Acinonyx jubatus) però insegue la preda a corsa (supera i 100 km/h), non ha artigli retrattili, bensì unghie simili a quelle del cane.

 Le tigri dai denti a sciabola,  (fig) tutte scomparse in epoca più o meno recente,erano caratterizzate da un mozzicone di coda come le linci e un tempo venivano incluse nella famiglia dei Felidi, oggi vengono attribuite ai Macairodontidi.

 

I Canidi sono animali gregari che usano cacciare in branco, buoni corridori digitigradi sono incapaci di arrampicare. Presso alcune specie (lupo, cane, licaone) i costumi gregari fortemente gerarchizzati evolvono a costumi sociali.

 

Le tre famiglie dei Pinnipedi (Focidi, Odobenidi e Otariidi) sembrano derivate da altrettante famiglie diverse di Fissipedi ed evolute in modo convergente, adattandosi molto benealla vita acquatica. I Pinnipedi infatti nuotano, emergono e si tuffano generando il minimo di turbolenza. La propulsione in acqua è assicurata dagli arti posteriori e dalle ondulazioni dorso-ventrali del corpo (fig.).

Foche e Otarie si nutrono di pesci e molluschi cefalopodi, ma gli Odobenidi (o Trichechi) del mar Glaciale Artico si nutrono soprattutto di molluschi bivalvi che vivono nascosti nei fondali sabbiosi e che scavano con gli enormi canini superiori.

I Pinnipedi vengono a terra per accoppiarsi e partorire: poichè in tale circostanza sono del tutto indifesi essi frequentano le terre più inospitali, le isole disabitate, le spiagge inaccessibili, cosa che non basta a proteggerli dalle incursioni dell'uomo. Tuttavia due specie sopravvivono nel MarCaspio e nel lago Bajkal: Foca caspicae Foca sibirica. La foca monaca Monachus monachus solo settant'anni fa comune sulle coste italiane, è quasi sparita dal Mediterraneo ma sopravvive sulle coste atlantiche del Marocco.

 Gli Iracoidei hanno aspetto insignificante, sono erbivori, privi di canini, con andatura plantigrada; vivono in Africa tropicale, Siria e Arabia. Questo ordine conserva alcuni caratteri arcaici simili a quelli delle specie fossili (Moeritherium) dalle quali sono derivati i Proboscidati.

I Proboscidati sono oggi rappresentati da due sole specie: l'Elefante indiano (Elephas maximus) e quello africano (Loxodonta africana), ma solo poche migliaia di anni fa grandi mandrie di mammuth pascolavano nelle gelide steppe dell'Asia e in quelle del Nordamerica e i Mastodonti venivano cacciati dall'uomo nelle vaste praterie degli Stati Uniti; le ultime popolazioni di questi animali che si erano inoltrati nelle foreste del Sudamerica si sono estinte in epoca storica, forse meno di mille anni fa. Tre-quattromila anni fa si sono estinte le popolazioni di elefanti nani che vivevano in molte isole del Mediterraneo.La storia degli elefanti a partire dall'Eocene è stata ricostruita con ricchezza di dettagli, a partire dal Moeritherium che aveva l'aspetto e le dimensioni di un grosso maiale e mancava di proboscide (fig. ). L'insieme di modifiche, che conferiscono agli elefanti una sagoma inconfondibile, non è regredito quando i proboscidati delle isole del Mediterraneo (Capri, Sicilia, Creta) sono divenuti molto piccoli, non più grandi di un asinello sardo: sono rimasti elefanti in miniatura.

I Sirenidi costituiscono un altro ordine di mammiferi acquatici dall'aspetto molto singolare derivati dai Condilartri. Essi sono privi di arti posteriori e terminano con una larga coda orizzontale: nuotano mediante ondulazioni del corpo sul piano verticale, sono erbivori con dentatura ridotta o assente, sostituita da placche cornee e si nutrono delle fanerogame e delle alghe che crescono in mare o sul fondo dei fiumi nei quali usano inoltrarsi. Hanno la pelle nuda e due mammelle pettorali (fig.). Si accoppiano e partoriscono nell'acqua. Pare che il loro aspetto abbia dato origine al mito delle sireneed il loro nome allude a ciò. Verso la fine del Settecento un Sirenide di grandi dimensioni abitava presso lo stretto di Behring: la Rhytina stelleri (fig) Questa specie è stata distrutta nel giro di pochi anni per utilizzarne il grasso come combustibile.

Panda

 

Foca monaca

 

Ricostruzione di Moeritherium

 

 

Una"vacca di mare" 

 

 

Disegno di Rhytina stelleri

 

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