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Eredità legata al sesso

 

All'inizio dello scorso secolo lo studio del corredo cromosomico rivelò che i maschi e le femmine di molte specie di animali possono avere una coppia di cromosomi diversi. Nei Mammiferi e in molti insetti (nei Ditteri, ad esempio) il corredo cromosomico diploide delle femmine risulta costituito da una doppia serie di cromosomi eguali a due a due e nei maschi dalla stessa serie in cui però una coppia è formata da membri diseguali.

Ai cromosomi che si presentano sempre in coppie eguali è stato attribuito il nome di autosomi (simbolo collettivo AA); alla coppia di cromosomi che nel maschio sono diversi è stato attribuito il nome di eterocromosomi, assegnando il simbolo X a quelli che sono eguali nella femmina e il simbolo Y a quello portato in esclusiva dal maschio (la femmina ha corredo AAXX, il maschio AAXY) (fig).

Importante notare che la coppia di cromosomi XY nel corso della meiosi non forma bivalenti e ciascun cromosoma nel corso della anafase meiotica I passa indiviso in una delle cellule figlie.

Negli animali così equipaggiati - tra i quali figura la specie umana - la determinazione del sesso ha luogo secondo gli schemi mendeliani. La femmina isogametica produce sempre e solo gameti col corredo AX mentre il maschio eterogametico produce in egual numero gameti in cui segrega il cromosoma Y (corredo AY) e gameti in cui segrega il cromosoma X (corredo AX). Per tal motivo le uova fecondate dall'uno o dall'altro tipo di gameti sono in numero eguale e in numero eguale sono i maschi e le femmine .

Presso gli uccelli e parte dei rettili, nonché presso i lepidotteri, sono eterogametiche le femmine e omogametici i maschi, si inverte cioè la situazione. Si modifica anche la simbologia in quanto la coppia di eterocromosomi viene indicata con le lettere W e Z. In questi animali la formula cromosomica del maschio è AAZZ e la formula cromosomica della femmina è AAWZ.

Le coppie di cromosomi sessuali di cui si è parlato nel paragrafo precedente non si equivalgono, per il fatto che solo pochissimi geni presenti nel cromosoma X trovano il corrispondente nel cromosoma Y e che solo una minima parte dei geni presenti sul cromosoma Z trovano il corrispondente sul cromosoma W.

Le differenze nell'equipaggiamento cromosomico (fig.) hanno ripercussioni importanti sulla genetica e sulla biologia dei due sessi.

Poichè la maggior parte degli alleli dannosi portati in singola dose (in emizigosi) da un sesso non risultano bilanciati da altrettanti geni non mutati presenti sul cromosoma omologo, il sesso eterogametico risulta geneticamente più vulnerabile (regola di Haldane). E' questo uno dei motivi per cui nella specie umana i maschi hanno vita più breve di circa 6 anni delle femmine e possono manifestare malattie o anomalie ereditarie sconosciute nell'altro sesso: emofilia A e B, distrofia muscolare di Duchenne, daltonismo.

Faremo in proposito il solo esempio dell'emofilia di tipo A, provocata dall'assenza del fattore VIII per la coagulazione del sangue.

Le femmine possono essere 'portatrici sane' dell'allele per l'emofilia, che si manifesterà in metà dei loro figli maschi, mentre una metà delle figlie femmine riceverà dalla madre l'allele che causa questa malattia.

Fino a qualche decennio fa i maschi emofilici morivano quasi sempre prima di raggiungere l'età della riproduzione, sicché era praticamente impossibile che un maschio emizigote procreasse insieme a una femmina portatrice, sicché la comparsa di femmine omozigoti per l'allele dell'emofilia è puramente teorica. Oggi le prospettive di vita degli individui emofiliaci sono molto aumentate grazie alla terapia trasfusionale e molti di essi raggiungono l'età della riproduzione, ma per motivi di profilassi genetica, rinunciano ad avere figli. Se non facessero così, e sposassero una donna non portatrice, tutti i loro figli maschi nascerebbero indenni poiché il solo cromosoma X che essi possiedono proviene sempre dalla madre, mentre tutte le figlie femmine sarebbero portatrici sane dell'allele per l'emofilia (fig.); esse infatti ricevono necessariamente uno dei due cromosomi X del padre. 

Il moscerino dell'aceto e i suoi cromosomi

 

Esperimento di Morgan

 

Interpretazione dei risultati di Morgan

 

 

La trasmissione di una malattia ereditaria legata al sesso

 

 

 

 

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