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Determinismo genico

La genetica formale contiene un mare di nozioni, dal quale sono stati estratti e quindi esposti alcuni pochi esempi che sono parsi più significativi. Allargare la casistica sarebbe facile, ma ciò provocherebbe uno squilibrio nella trattazione. Molto più utile è invece considerare quanto il patrimonio ereditario può fare e quanto non può fare, esaminare cioè il determinismo genetico, tema sul quale, purtroppo, esiste molta cattiva informazione.

E' indubitabile che, tanto in un organismo semplice quanto in un organismo complesso, non esiste alcuna struttura che non porti l'impronta datale dal patrimonio ereditario, ma questa impronta è ben diversa a seconda del livello organizzativo della struttura che prendiamo in esame.

Il patrimonio ereditario estrinseca le capacità che racchiude per via chimica, e quindi non sorprende constatare che il determinismo genetico è assoluto per quanto riguarda la struttura primaria dei polipeptidi e quindi per certe funzioni enzimatiche e certe caratteristiche di resistenza meccanica.

Come sempre accade, l'assolutismo è conservatore, e di fatto tra le strutture più stabili sulla superficie della Terra si possono elencare appunto le sequenze di certi polinucleotidi, e quindi di certi polipeptidi, che sono rimaste le stesse per centinaia di milioni di anni. Ma, a parte questo, è sicuro che chi nasce dotato di un certo gruppo sanguigno o di un certo assortimento di antigeni di membrana non li cambia mai nel corso della vita. Sicché non è sbagliato dire che ogni organismo nasce e muore con l'identico corredo di molecole informazionali con cui è nato (va da sé che le singole molecole si distruggono ma sono sostituite da molecole eguali).

Se però si considera, non già la struttura primaria, bensì la struttura quaternaria cioè la organizzazione dei polipeptidi in edifici complessi, le cose cambiano.

Esistono infatti macromolecole formate da più polipeptidi che si possono combinare in proporzioni diverse a seconda delle condizioni dell'ambiente interno e le proprietà di questi grossi edifici molecolari variano di conseguenza. Casi del genere sono conosciuti dai batteri in su, fino ai vertebrati. E' vero che anche queste variazioni sono programmate in anticipo dal patrimonio ereditario, ma è anche vero che al variare delle condizioni ambientali possono cambiare le proporzioni dei monomeri proteici che formano la macromolecola: pertanto cellule geneticamente identiche possono risultare diverse anche a livello delle specie proteiche.

Se poi passiamo a considerare la percentuale delle molte specie proteiche presenti in una cellula vediamo che anche questa varia, talvolta in modo cospicuo, in rapporto con condizioni ambientali diverse. Se infine confrontiamo le due metà di un organismo simmetrico ci accorgiamo che esse non sono esattamente speculari. Del resto, due organismi derivati da un singolo uovo fecondato, e quindi muniti di patrimonio ereditario identico, risultano sempre distinguibili da un occhio esercitato, anche se sono cresciuti nel medesimo ambiente.

Per quanto riguarda il comportamento e l'impalcatura anatomica e microanatomica si può ben dire che ogni organismo tende a divenire un individuo, cioè un'entità singola e irripetibile, anche se condivide buona parte del patrimonio genetico con i fratelli, con i genitori e con i figli.

Per il comportamento degli organismi superiori il dubbio non è permesso. Facciamo il caso del sistema nervoso centrale di un gorilla che conta intorno ai 100 miliardi di cellule ciascuna delle quali stabilisce un migliaio di collegamenti con altre cellule: è facile (ma noioso) dimostrare che l'informazione occorrente per il montaggio di tutti questi collegamenti supera di molti ordini di grandezza l'intera informazione contenuta nel patrimonio genetico del gorilla. In effetti si sa da tempo che il genoma stabilisce solo le linee generali del 'cablaggio' dei neuroni e che il completamento della sterminata rete neuronale avviene attraverso l'uso, attraverso l'apprendimento.

Pertanto un esperto genetista può far previsione sicure sulla funzionalità biochimica di un neonato e previsioni attendibili sulla sua efficienza fisiologica, ma non potrà mai prevedere meglio di un astrologo, se un bambino diventerà un campione di atletica o un musicista di grido. Per queste attitudini non esiste alcun rigido determinismo genetico.

Queste gemelle potranno avere una vita completamente diversa l'una dall'altra.

 

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