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Esempi di Insetti

I Palotteri

La seconda serie degli Euentomati, quella dei Paleotteri, conta due ordini attuali più un numero incerto di ordini estinti (Tab.).

E' un gruppo di insetti pterigoti a vita anfibia comparso nel Devoniano superiore che ha avuto la massima espansione nel corso del Carbonifero e del Permiano. Le loro ali sono incernierate in modo da non potersi ripiegare sull'addome: in condizioni di riposo esse sono portate stese lateralmente, come nel caso dei Libellulidi, oppure rivolte verso l'alto e aderenti l'una all'altra, come nel caso dei Calopterigidi e delle effimere (fig. ). Le antenne sono molto brevi; sul capo oltre ai due occhi composti sono presenti tre ocelli. L'ultimo segmento addominale è munito di cerci.

Paleodittiotteri

L'ordine dei Paleodittiotteri del Permo-Carbonifero comprende insetti molto grandi, fino a mezzo metro d'apertura alare, con espansioni alari anche sul pronoto.

Efemerotteri

L'ordine degli Efemerotteri (fig) comprende insetti piccoli e delicati. Le larve acquatiche si nutrono di microorganismi sessili, soprattutto di alghe. Di primavera e anche d'estate sciamano le preimmagini che, dopo breve tempo subiscono l'ultima muta e si trasformano in immagini; non è raro scorgere questi insetti, incapaci di camminare, posati sui vetri delle finestre. Le effimere hanno le ali anteriori più sviluppate di quelle posteriori che possono anche mancare. L'ultimo segmento dell'addome di regola porta, oltre ai due lunghi cerci filiformi, un filo terminale (fig).

Le femmine dopo l'accoppiamento depongono le uova entro l'acqua e poi muoiono, alcune specie sono però vivipare. La vita delle effimere adulte dura poco, un giorno e anche meno, da ciò deriva il loro nome; le specie vivipare vivono più a lungo, alcune settimane.

Le effimere adulte non si nutrono, il loro intestino è regredito e gonfio d'aria. Gli adulti usano le zampe solo per atterrare e attaccarsi al substrato.

Odonati

L'ordine degli Odonati comprende insetti predatori dal volo rapido e potente, le libellule; si ritiene che alcune specie possano raggiungere i 100 km/h. Gli Odonati sono comparsi nel Carbonifero ed erano rappresentati da forme assai grandi: Meganeura aveva circa 65 cm di apertura alare (fig.).

Gli stadi preimmaginali delle libellule vivono in acqua e sono caratterizzati dal forte sviluppo delle seconde mascelle che vengono tenute ripiegate sotto il capo; possono venire estese bruscamente per afferrare la preda che consiste di invertebrati acquatici. Gli adulti invece catturano con le zampe la preda in volo e la portano poi alla bocca.

L'accoppiamento avviene in volo; le uova fecondate vengono quindi deposte in acqua o anche nei tessuti delle piante acquatiche che offrono protezione al neonato che schiude e si lascia cadere nell'acqua.

Gli Odonati hanno le zampe spostate in avanti, non camminano, ma possono arrampicarsi sugli steli. Le ali sono spostate invece all'indietro, presso il centro di gravità del corpo. La Calopteryx virgo Calopteryx virgo (fig.)  è fotografata mentre depone le uova su un giunco acquatico

La serie dei Polineotteri

Nei Polineotteri le zampe danno solido sostegno al corpo e sono atte alla corsa o al salto; le ali si arricchiscono di una porzione jugale fornita di numerose nervature (da ciò deriva il nome) e i pezzi chitinosi della loro cerniera sono conformati in modo da consentire il ripiegamento delle ali sull'addome. Tale posizione è conveniente per animali che corrono tra le erbe, tra le foglie secche, che si nascondono sotto i sassi e scavano tane.

Molti Polineotteri non si sono totalmente emancipati dall'acqua e quindi sono obbligati a proteggere le uova in varia maniera. L'apparato buccale conserva la struttura 'generalizzata' e la dieta è per lo più a base di tessuti vegetali vivi o in decomposizione. L'addome reca due cerci.

Plecotteri

L'ordine dei Plecotteri o Perlari (fig,) comprende specie a vita anfibia: le neanidi acquatiche sono munite di appendici respiratorie. Gli stadi preimmaginali vivono in acque correnti bene ossigenate; alcuni si nutrono di artropodi, altri di detrito vegetale; gli adulti di regola non si nutrono, stanno nascosti nel fogliame degli alberi e nelle erbe ed è raro vederli.

Le femmine depongono le uova in acqua.

Blattodei

L'ordine dei Blattodei comprende i comuni scarafaggi (Blatta orientalis e Periplaneta americana) e le blattelle (Blattella germanica) che un tempo infestavano spesso le case, ma che oggi è più facile incontrare nei mercati ortofrutticoli o nei bar, gradiscono infatti il caldo, le materie zuccherine e i fondi di caffè. Questi animali ben rappresentano l'intero ordine. Le antenne e le zampe dei Blattodei sono lunghe, le ali possono essere ridotte o assenti, i cerci brevi. Il capo è spesso coperto dal pronoto (fig.).

I Blattodei sono onnivori, ma prediligono i detriti vegetali, di cui, a partire dal Carbonifero, hanno riciclato enormi quantità, coadiuvati, per la digestione di questo materiale, da varie specie di microorganismi simbionti ospitati nell'intestino.

Le femmine depongono le loro uova, protette da astucci chitinosi, in luoghi bui e umidi, oppure si portano dietro queste ooteche appese per un filo all'addome. Le femmine di alcune specie esotiche sono vivipare.

Isotteri

L'ordine degli Isotteri comprende le tèrmiti, insetti sociali comuni nei paesi intertropicali, ma non rari in Italia e frequenti nelle sue isole. Questi insetti hanno le dimensioni delle formiche (salvo le femmine cariche d'uova), capo grosso con apparato buccale masticatore, tre segmenti toracici subeguali e ben distinti. Antenne e cerci brevi.

Il genere più primitivo dell'ordine (Mastotermes dell'Australia) (fig: Mastotermes, soldato che accudisce una larva) ) condivide molti caratteri dei Blattodei: produce ooteche simili, si alimenta allo stesso modo e ospita nell'intestino una flora microbica quasi identica. Le altre termiti proteggono le uova e curano le giovani larve in modo molto più complesso:

La coppia fondatrice dopo il volo nuziale si ripara entro un nido sotterraneo nel quale la femmina depone le uova e accudisce i neonati. Non appena questi hanno raggiunto lo stato adulto o preadulto - che è ben diverso da quello dei genitori - prendono a occuparsi delle uova e delle larve, incominciano a nutrire la 'coppia reale' e provvedono ad ampliare il nido (fig: Bellicositermes bellicosus , regina)

Le nuove generazioni sono costituite da individui sterili dell'uno e dell'altro sesso, divisi in due caste: gli operai e i soldati; i primi sono adibiti alla raccolta e digestione del cibo e alla sua somministrazione alla coppia reale, alle larve, ai soldati stessi. I soldati difendono il nido che è rigorosamente chiuso verso l'esterno, ma è insidiato da molti diversi animali (fig.).

Le tèrmiti - diversamente dalle formiche che vanno a far bottino viaggiando in lunga fila in piena luce - non abbandonano mai il nido e si procurano attraverso gallerie il cibo che consiste nel legno delle radici e di tronchi che scavano dall'interno, o in funghi che coltivano in celle del termitaio.

Non sorprende che in rapporto a questa vita nascosta operai e soldati siano privi di occhi, di pigmento, di ali.

Quando la 'regina' incomincia a deporre le uova, perde le ali e il suo addome cresce a dismisura: l'insetto divenuto una fabbrica di uova, è incapace di muoversi; esso tuttavia controlla l'attività del suo innumerevole popolo - anche milioni di individui - mediante la secrezione di feromoni.

Una volta l'anno un certo numero di larve viene nutrito in modo speciale e matura in individui adulti alati e sessuati che sciamano all'esterno per fondare nuovi nidi.

Nei paesi a clima caldo le tèrmiti provvedono a digerire quantità immense di materiale legnoso e costituiscono una biomassa cospicua che fa gola a un gran numero di animali che si sono specializzati nel saccheggio dei termitai: formichieri, pangolini, echidne, armadilli. L'attività di questi insetti è ed è stata molto importante nell'economia generale del nostro pianeta; quando però le tèrmiti attaccano il legname posto in opera dall'uomo possono recargli danni molto gravi. Ciò avviene anche in Italia a opera di Calotermes flavicollis e di Reticulitermes lucifugus.

Mantodei

L'ordine dei Mantodei comprende insetti per molti versi simili ai Blattodei, ma insettivori e splendidamente equipaggiati per la caccia all'agguato : grandi occhi composti portati da una testa triangolare mobilissima sorvegliano senza sosta i dintorni e le due zampe anteriori raptatorie sono pronte a scattare sulla vittima. Il protorace è lunghissimo e consente a queste zampe ampia mobilità (fig.). Le mantidi sono notevoli per l'abito mimetico che le rende quasi invisibili nell'ambiente in cui stanno appostate. Le femmine usano divorare il maschio durante l'accoppiamento, simile pasto permette loro di fare una provvista di proteine a vantaggio delle uova, cosa utile in ambienti ingrati. Le ovature sono protette da ooteche di materiale spumoso e vengono appiccicate di solito sotto sassi o vecchi tronchi.

Ortotteri

L'ordine degli Ortotteri comprende circa 20 000 specie di grosse dimensioni molte delle quali sono ben note: cavallette, grilli, (fig) grillotalpa. Possiedono un tipico apparato masticatore, pronoto lungo e robusto; il primo paio di ali di regola è trasformato in emielitre, le zampe posteriori sono atte al salto; i cerci di solito sono formati da un singolo articolo; i maschi di molte specie comunicano mediante un apparato stridulatore.

Questi insetti sono erbivori, di rado omnivori o carnivori.

Le popolazioni di talune specie di acrididi che vivono nelle steppe e nel subdeserto, se si succedono alcune stagioni favorevoli, aumentano di densità e subiscono modificazioni morfologiche e comportamentali, migrano allora in numero sterminato verso le terre coltivate causando danni gravissimi. Per tale motivo questi insetti sono ricordati già nella Bibbia come un flagello. Più esposti a simili catastrofiche invasioni sono i paesi che comprendono vaste distese subdesertiche o confinano con esse: Egitto, Cina, Argentina, Algeria, Turkestan. Un attento monitoraggio delle popolazioni di questi insetti può permettere un tempestivo intervento ed evitare il peggio, ma non tutti i paesi a rischio se lo possono permettere.

Gli Ortotteri nascondono le loro ovature a una certa profondità nel terreno proteggendole così dalla disidratazione, ma non dai predatori: certi coleotteri meloidei depongono infatti le loro uova presso i nidi delle cavallette e le larve che ne schiudono li saccheggiano.

Dermatteri

L'ordine dei Dermatteri comprende le note 'forbicine' riconoscibili perché munite di cerci rigidi a forma di pinza (fig.). Altra caratteristica di questi insetti è quella di avere le ali anteriori molto brevi e dure che proteggono le ali posteriori ampie, ripiegate a ventaglio e poi piegate a gomito in modo da rimanere coperte dalle brevi ali anteriori sclerificate.

I dermatteri sono onnivori, ma tra essi figurano anche due generi specializzati nel parassitismo, rispettivamente dei pipistrelli e dei roditori : Arixena ed Hemimerus. Sono i soli casi di parassitismo registrati per la serie dei Polineotteri: nelle altre serie ne incontreremo molti di più. I Polineotteri includono altri tre ordini che qui saranno solo menzionati: Grilloblattodei, Zoratteri, Embiotteri.

 

Paraneotteri.

Questi insetti eterometaboli, o ametaboli di ritorno, sono caratterizzati, oltre che dall'avere una sola nervatura nell'area jugale delle ali e dall'assenza di cerci, dalle modifiche dell'apparato buccale: tolti i due ordini primitivi degli Psocotteri e dei Mallofagi che conservano un apparato buccale masticatore, tutti gli altri lo hanno pungente e succhiatore. Tre ordini sono interamente specializzati nel parassitismo: Mallofagi e Anopluri sfruttano Uccelli e Mammiferi, mentre i Tisanotteri sfruttano le piante.

 Mallofagi

I Mallofagi sono noti anche come 'pidocchi pollini' : sono parassiti esterni di uccelli e, meno spesso, di mammiferi. Si nutrono di detriti di penne e di peli, di epidermide desquamata. Hanno corpo piatto e capo molto largo. Lo sviluppo avviene senza metamorfosi, l'adulto è privo di ali.

Anopluri

Gli Anopluri sono parassiti esterni dei Mammiferi ai quali succhiano il sangue mediante un apparato buccale pungente. Hanno robusti unghioni per aggrapparsi ai peli ai quali appiccicano le loro uova (lendini). Lo sviluppo è diretto senza metamorfosi e l'adulto attero (fig.).

I pidocchi sono pericolosi in quanto vettori di microorganismi che producono gravi malattie epidemiche. Nelle comunità quali scuole, caserme, collegi, i pidocchi si propagano con grande rapidità, ma gli insetticidi ne hanno presto ragione, tuttavia è importante riconoscere subito la presenza del parassita.

Emitteri

L'ordine degli Emitteri è vasto e importante, comprende specie con attitudini e morfologia molto diverse .

In molte famiglie di Emitteri il primo paio di ali si incrocia sul dorso dell'animale che generalmente è piatto, e la porzione anteriore di queste ali è sclerificata (emielitre); queste famiglie vengono riunite nel sottordine degli Eterotteri.

Nelle altre famiglie le emieletre non esistono e le ali anteriori non si incrociano, talvolta sono uniformemente sclerificate; queste famiglie vengono riunite nel sottordine degli Omotteri.

Tra gli Eterotteri si possono ricordare i Pentatomidi dal corpo largo e appiattito che succhiano la linfa delle piante senza recar loro molto danno diretto, ma inoculando talvolta ad esse virus o batteri patogeni. Altrettanto vale per i Reduvidi ematofagi che possono inoculare all'uomo batteri o protozoi che causano gravi malattie. Gli Idrometridi e i Gerridi comprendono specie che vivono in tutt'altro modo, correndo sulla superficie delle acque dolci e anche sulle acque dei mari tropicali.

Altri Eterotteri sono più schiettamente acquatici: le nepe (fig.) e i grossissimi belostomi asiatici si aggirano sul fondo delle acque stagnanti predando con le robuste zampe raptatorie ogni sorta di animali bentonici.

Il sottordine degli Omotteri comprende insetti di forma strana quali i Membracidi e i Fulgoridi dell'America intertropicale, altri notevoli per i suoni che emettono, come le cicale (fam. Cicadidi), e altri ancora che costituiscono una vera calamità sia per le colture erbacee, sia per quelle arboree: Psillidi, Aleuroididi, Afididi (fig), Coccidi. Questi insetti conficcano il rostro nei vasi che conducono la linfa elaborata; grazie alla sua pressione questa linfa defluisce nel loro intestino senza che essi debbano fare lo sforzo di aspirarla. Questa linfa è ricca di zuccheri e povera di amminoacidi, sicché l'animale per equilibrare la dieta elimina con le feci, o attraverso due sifoni, gli zuccheri ingeriti in eccesso; questi zuccheri vengono sfruttati da altri organismi: funghi e formiche, ad esempio.

Tra gli Afididi (sensu lato) oltre ai notissimi 'pidocchi delle rose' figura la fillossera che, importata dall'America, ha distrutto tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 gran parte dei vigneti d'Europa.

Altri ordini

Forficula auricularia, forbicina, dermattero comune in Italia

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Blatta

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Insetto stecco, insetto mimetico appartenente agli ortotteri Fasmatodei

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Una mantide

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L'eterottero Nepa

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Afididi: Macrosiphus rosae; sono visibili i sifoni

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