I Mammiferi sono forniti di molte caratteristiche esterne, che, oltre a renderli facilmente riconoscibili, conferiscono loro attitudini peculiari.
In primo luogo sono rivestiti di peli ai quali sono annesse speciali ghiandole sebacee che li mantengono flessibili e rendono l'intera pelliccia poco permeabile all'acqua. In secondo luogo lo strato di
cheratina che copre la pelle è sottile e si sfalda gradualmente,
sicché la pelle stessa rimane flessibile e, grazie alle ghiandole e ai muscoli di cui è fornita, diventa un vero e proprio organo dalle funzioni complesse: le
ghiandole sudoripare permettono di
refrigerare il corpo e di eliminare alcuni cataboliti, mentre i muscoli annessi ai peli permettono di regolare lo spessore e l'efficienza dello strato coibente che fascia il corpo.
Speciali ghiandole odorifere presiedono a comportamenti peculiari: marcatura del territorio, richiamo sessuale, allontanamento di predatori e di ospiti poco graditi.
Importanti in modo particolarissimo sono le
ghiandole mammarie
(fig), che secernono il latte col quale i mammiferi nutrono i piccoli sin quando non diventano autonomi: queste ghiandole si sviluppano lungo due linee che congiungono le ascelle all'inguine, e sono in numero proporzionale, grosso modo, al numero dei nati da accudire. Nei
Mammiferi muniti di marsupio le ghiandole mammarie sboccano lì dentro e il neonato rimane attaccato ai capezzoli fino a quando diventa autonomo.
Meno importanti, ma certamente cospicui, sono i padiglioni
auricolari che completano l'orecchio esterno, il condotto auditivo è protetto da
speciali ghiandole, le ghiandole del cerume, che impediscono l'ingresso a
insetti che vi volessero prendere dimora.
Caratteristiche anatomiche dei Mammiferi
Le modifiche dello scheletro non sono molte: i condili occipitali sono due, le vertebre cervicali sette, mancano le coste addominali e la gabbia toracica è munita di uno sterno ed è separata dall'addome mediante un muscolo, il diaframma, che col suo moto partecipa alla ventilazione polmonare.
Nel cuore dei mammiferi i ventricoli sono nettamente separati, mentre sussiste il solo arco aortico sinistro.
Una particolarità esclusiva dei Mammiferi riguarda i corpuscoli rossi: sono sempre privi di nucleo, hanno forma di lente biconvessa e il loro contorno (con l'eccezione dei Camelidi) è rotondo; questa particolare geometria ottimizza l'ossigenazione della
emoglobina.
La maggior parte dei mammiferi è
vivipara; questa attitudine si è instaurata gradatamente ed ha coinvolto la riduzione e la scomparsa delle riserve contenute nell'uovo. Presso i mammiferi ovipari, come l’echidna, l'uovo, con i suoi involucri, misura 20-30 mm, presso i mammiferi vivipari più progrediti ha un diametro di 0.10-0.30 mm.
La più grossa novità nell'organizzazione interna dei Mammiferi la si osserva nella struttura del cervello
(fig) ove la corteccia degli emisferi subisce uno straordinario incremento, mentre i corpi striati, che negli Uccelli avevano raggiunto un forte sviluppo rimangono di dimensioni modeste. Gli emisferi dei Mammiferi, inoltre,
sono collegati (ad esclusione di qualche specie primitiva) da una grossa commissura, il
cosiddetto corpo calloso, che manca nelle altre classi di vertebrati. Altra struttura dell'encefalo esclusiva di questi vertebrati è il ponte di Varolio
che collega, al disotto del midollo allungato, le due parti in cui è diviso il
cervelletto.
E' possibile che il peculiare orientamento evolutivo dell'encefalo dei Mammiferi sia legato all'uso che i progenitori della classe hanno fatto del senso dell'odorato e dell'udito. Pare certo che durante tutta la seconda metà del
Mesozoico questi animali, avvantaggiati dall'avere temperatura corporea costante ed elevata, abbiano
condotto attiva vita crepuscolare e notturna usando appunto quei sensi che al buio funzionano ancora bene.
La sistematica della classe dei Mammiferi
Le linee principali della classificazione dei Mammiferi sono rimaste stabili per oltre un secolo, solo di recente anche in questo campo è prevalso il criterio di moltiplicare le categorie ufficiali smembrandole in una miriade di categorie intermedie. In questa sede si conserverà lo schema tradizionale - che in ogni caso dev'essere
conosciuto per comprendere i testi pubblicati negli ultimi centocinquant'anni - avvisando che molti degli ordini che figurano nella tabella sono stati promossi da certa burocrazia a 'superordini' a 'grandordini', 'mirordini', eccetera.
Si suole dividere la classe dei Mammiferi in
tre sottoclassi :