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Mesozoico

mesozo7.jpg (23156 byte)All'inizio dell'Era Mesozoica la fisionomia del nostro pianeta che usciva da una grave catastrofe che aveva distrutto molte specie vegetali ed animali, era molto diversa : esisteva un solo vastissimo continente, la Pangea circondato da un assai più vasto oceano, la Pantalassia.

La Pangea, molto frastagliata ai bordi, era qua e là coperta da mari epicontinentali che assicuravano un clima alquanto uniforme e caldo a tutte le latitudini. La vegetazione costituita da Pteridofite e Gimnosperme si estendeva ormai ben oltre le lagune, proteggendo così contro l'erosione ampie superfici e favorendo la formazione di vari tipi di suolo. 

Molti erano ormai gli organismi capaci di degradare la massa di legname che si andava accumulando, tuttavia ciò non frenava,anzi favoriva, l'aumento della biomassa vegetale. Le faune terrestri, costituite soprattutto da Vertebrati e Artropodi, crescevano e si differenziavano a loro volta

Simile calmo rigoglio è durato per i due primi periodi del Mesozoico, il Trias e il Giurese (o Giurassico), per circa cento milioni di anni. Poi, durante il Cretaceo, terzo e ultimo periodo, la situazione ha cambiato molto, sia pure gradatamente. La Pangea si andava smembrando in continenti più piccoli, sorgevano nuove grandi catene di montagne, mentre il clima oltre a farsi più rigido si andava differenziando in fasce che seguivano i paralleli . Le Angiosperme, comparse piuttosto nascostamente, hanno soverchiato le Gimnosperme e le Pteridofite componendo nuovi tipi di foreste e praterie, mentre tra i Vertebrati terrestri Mammiferi e Uccelli si preparano a sostituire i Rettili.

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Triassico

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In acqua trionfano gli ittiosauri; timida comparsa dei mammiferi; La vegetazione arborea, formata da Gimnosperme e Pteridofite, copriva vaste contrade a clima più uniformemente umido; quelle foreste erano fiancheggiate da una vegetazione arbustiva che si spingeva anche a formare un rado sottobosco. La flora che cresceva lungo i corsi d'acqua e presso le lagune - ormai molto meno estese rispetto ai periodi geologici precedenti - era poco diversa, salvo una maggiore abbondanza di Pteridofite, alcune ad abito erbaceo. Poche le piante propriamente acquatiche 

In quegli ambienti prosperava la fauna terrestre formata da anfibi e da rettili, da insetti, aracnidi e gasteropodi, e anche da anellidi e nematodi che rielaboravano il suolo vegetale ricco in humus. 

Le distese pianeggianti, aride e battute dal vento, o asciutte per lunga parte dell'anno e inondate solo saltuariamente, erano invece spoglie di vegetazione, anche se coperte da scarso terriccio portato a valle dai corsi d'acqua e lasciato dagli straripamenti di fiumi e laghi

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Giurassico

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esplosione dei dinosauri, comparsa dei primi uccelli

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Cretaceo

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compaiono le piante con fiore, estinzione dei dinosauri

Sull'estinzione dei Dinosauri si è scritto molto, troppo. Essa non è stata comunque rapida, una sorta di apocalittica carneficina; il declino di questo gruppo di animali è incominciato ben prima della catastrofe che pare proprio abbia chiuso l'era Mesozoica.

E' probabile che di questo declino siano stati responsabili i mutamenti geologici e biologici che durante il Cretaceo hanno tanto trasformato la fisionomia dell'intero pianeta. Tra questi mutamenti ha avuto un grande peso l'evoluzione della flora ad Angiosperme (molte delle quali velenose) e il conseguente grande sviluppo di praterie e steppe che non offrivano pascolo adeguato ai Sauropodomorfi, agli Adrosauri, ai Tireofori. Dinosauri ben attrezzati per le steppe e le savane sono i Ceratopodi che avevano aspetto e mole simili a quelli dei rinoceronti, ma essi apparvero verso la fine del Cretaceo e in un'area circoscritta, dalla Mongolia al Nord America. 

Pare proprio che la strategia riproduttiva dei Dinosauri non consentisse una evoluzione abbastanza veloce da tenere il passo con le trasformazioni che caratterizzano la fine del Cretaceo.

 

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