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Origine delle praterie e delle foreste temperata e pluviale 

La vista dei prati coperti di erbe fiorite, la vista di distese erbose ove pascolano mandrie di animali d'ogni sorta ci è tanto familiare che ci riesce difficile credere che questa formazione vegetale è più recente delle foreste e che gli alberi si sono trasformati in erbe e non viceversa.

Sta di fatto che poterono occupare i territori ove lunghi periodi di siccità si alternavano ad abbondanti piogge solo quelle piante che erano in grado di costituire scorte per vegetare rigogliosamente non appena ritornava l'acqua; oppure quelle in grado di completare nel giro di qualche mese invece che di qualche anno l'accrescimento, la fioritura, la fruttificazione; la ripresa della vegetazione al ritorno delle condizioni adatte rimaneva affidata ai semi.

L'una e l'altra soluzione richiedeva una forte accelerazione del metabolismo, una riduzione della crescita complessiva, e in particolare una riduzione del tessuto legnoso a favore della produzione di parenchima fotosintetico, e di conseguenza l'acquisizione di nuove efficaci difese dagli animali ai quali il fogliame è tanto più appetibile del legno.

Molte piante per 'diventare erba' hanno acquisito bulbi, tuberi e parti aeree velenose. Altre piante hanno accelerato la crescita e la fruttificazione e l'hanno sincronizzata in modo tale che nessun popolamento animale avrebbe mai potuto distruggerle tutte assieme prima del completamento del ciclo riproduttivo: è il caso delle graminacee annue le cui spoglie, dopo la fruttificazione, rimangono a disposizione degli animali pascolatori sotto forma di fieno. E' chiaro che per diventare organismi annui le piante che vivevano decine o centinaia di anni hanno dovuto andare incontro a modificazioni genetiche e fisiologiche molto cospicue.

 

Origine delle foreste

Se le Angiosperme erbacee hanno svolto un ruolo assai importante nell'economia della vita sulla Terra, bisogna dire che anche quelle arboree vi hanno contribuito cambiando la fisionomia delle foreste. Non di quelle dei climi freddi e aridi, dominati dalle conifere che formano la taiga, ma delle foreste temperate a foglie caduche e delle foreste sempreverdi pluviali dei paesi equatoriali. 

Una prateria; in essa sono presenti piante annuali, biennali e perenni

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