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Taiga

La taiga è una formazione vegetale che si estende dalla Scandinavia attraverso la Russia e la Siberia centrale fino all'Alaska e al Canada (fig.). Le temperature medie annue si aggirano sui 10°C con forti escursioni che nella Siberia centro-settentrionale possono andare da -60 fino a +30°C, mentre le precipitazioni annue sono medio-basse, da 250 a 1000 mm, e sono costituite in larga misura da neve. Le estati sono brevi. Queste condizioni favoriscono le conifere che, essendo fornite di foglie aghiformi, non traspirano molto e trattengono poca neve. Le 'essenze' più abbondanti sono i pini, gli abeti rossi (Picea), gli abeti bianchi (Abies), le tsughe, i larici, meno comuni le Angiosperme a foglie caduche : betulle, pioppi, salici, sorbi. Questi alberi crescono alti da 20 a 40 metri e intercettano gran parte della luce, sicchè il sottobosco è povero, comprende licheni, muschi, sfagni e anche alcuni arbusti tra i quali il mirtillo (Vaccinium) e l'erica coccifera (Empetrum) che producono frutti eduli.

  La produttività è piuttosto alta (v. Tab.) e la fauna abbonda: alci e cervi tra i ruminanti; lepri, castori, scoiattoli e una miriade di piccoli roditori sono i consumatori primari più attivi, ma anche l'orso bruno si nutre in larga misura di vegetali. Tra i predatori il lupo, la volpe (Vulpes vulpes), la lince, il puma (Felis concolor del Nordamerica) (fig.), il ghiottone. Pochi gli insettivori, ma numerosi i Mustelidi dalle pregiate pellicce: la taiga è il paradiso dei cacciatori. Moltissimi gli uccelli tra i quali si distinguono gli anàtidi non stanziali. I grandi fiumi sono ricchi di pesce.

La taiga non è un ambiente gradito all'uomo, anche perché mal si presta alle coltivazioni: al taglio dei boschi segue spesso la fusione del permafrost con conseguente formazione di stagni e pantani che pullulano di insetti, e di zanzare in particolare. Per l'uomo la ricchezza deriva dalla cattura degli animali da pelliccia e dal legname dei boschi. Questa attività di solito è ben gestita e poco distruttiva: produce abbondante legname da costruzione e cellulosa per la produzione della carta. I danni più seri per la taiga e per i numerosi laghi che la costellano derivano, dalle piogge acide di cui sono responsabili le industrie, i veicoli e gli impianti di riscaldamento degli insediamenti umani situati a sud.

Formazioni vegetali simili alla taiga le troviamo sulle alte montagne dell'Eurasia e dell'America, subito sotto al limite di crescita della vegetazione arborea. Anche in queste formazioni dominano le conifere di cui molte appartengono a famiglie e generi particolari (cedri sull'Himalaja, sull'Atlante e nel vicino oriente, araucarie sulle Ande); oltre alle conifere vi crescono faggi e ontani.

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Alaska, la taiga

 

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Felis concolor