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La sessualità e riproduzione 

La sessualità è un processo per cui i patrimoni ereditari di cui dispongono due individui di sesso diverso vengono riassortiti nei loro discendenti.

Questo processo implica lo scambio di parte del DNA ricevuto dai genitori, scambio che viene effettuato in due modi: o mediante unione temporanea di due cellule poco specializzate o non specializzate, cioè per coniugazione, oppure mediante fusione di due cellule specializzate, cioè per copulazione.

Per gli organismi unicellulari la riproduzione consta sempre e solo nella divisione della cellula, mentre la sessualità si svolge come processo indipendente. Per gli animali e le piante, organismi pluricellulari, i processi di sessualità hanno finito col sovrapporsi, nel modo che vedremo, a quelli di riproduzione, tanto che è divenuto lecito parlare di riproduzione sessuata.

La comparsa e l'affermarsi della sessualità presso i viventi trova la sua principale giustificazione nelle circostanze seguenti :

Le mutazioni sono eventi rari (in media circa 1x10-6 per gene per generazione) e quelle utili all'individuo nell'ambiente consueto o in un contesto ambientale insolito sono molto più rare: la loro frequenza media può essere ottimisticamente stimata in 1 su dieci milioni (1x10-7) per individuo per generazione. Se non avvenisse alcuno interscambio genetico, questo gene mutato rimarrebbe privilegio dei soli discendenti dell'unico individuo nel quale si è verificata la mutazione, ma con l'interscambio esso può diffondersi su più linee di discendenza.

Se poi le variazioni dell'ambiente richiedono alla popolazione individui che presentino due mutazioni divenute necessarie nelle nuove circostanze, la probabilità del duplice evento sarà eguale al prodotto delle frequenze singole e quindi eguale a 1x10-14, cioè a un caso su centomila miliardi. Si tratta di una probabilità tanto bassa da rendere inverosimile l'evento anche in popolazioni, quali quelle batteriche, assai numerose e rapide nel moltiplicarsi.

Se però nella popolazione i fenomeni di sessualità consentono il riassortimento delle varianti geniche, la comparsa di qualche individuo che riunisce le caratteristiche favorevoli insorte per mutazione in predecessori diversi (con la frequenza di 1x10-7) diventa verosimile, tanto più che gli individui favoriti da ciascuna variante genetica diventano più numerosi e il loro incontro più probabile.

Insomma, la sessualità ha il ruolo di impedire che un carattere vantaggioso rimanga privilegio della diretta discendenza di un individuo 'ben dotato' ed anche il ruolo di creare ceppi di individui che possiamo definire, un po' alla buona, 'superdotati'.

La conferma di questa conclusione raggiunta per via alquanto astratta è stata data nel 1946 da un esperimento cruciale organizzato allo scopo di appurare se nei batteri si verifica riassortimento di caratteri ereditari. Allora fu verificato che anche nei batteri esistono frequentemente fenomeni di riassortimento genetico.

 

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