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Robert Hooke

L'inglese Robert Hooke (1635-1702) visse e lavorò a Londra; è soprattutto noto per le sue osservazioni  al microscopio composto, pubblicate nel volume Micrographia (1665). Nell'opera è anche presente un abbozzo di teoria ondulatoria della luce, per cui si può considerare  un precursore di tale modello, che verrà precisato soltanto da Maxwell nel Diciannovesimo secolo; egli paragonò la propagazione della luce a quella delle onde nell'acqua. 

Il microscopio composto da lui utilizzato presentava numerose innovazioni tecniche, come la creazione di un ingegnoso sistema di illuminazione, o la presenza di manopole per la messa a fuoco grossolana e sottile. Micrographia riporta le osservazioni condotte su  un'ampia varietà di organismi come spugne, insetti, diatomee, protozoi e batteri; esaminò anche reperti fossili e notò la straordinaria rassomiglianza fra queste forme pietrificate e organismi attualmente viventi, contribuendo a falsificare l'opinione di Aristotele, secondo cui i fossili erano soltanto pietre, scherzi della natura. Le stupende incisioni dell'architetto Christopher Wren (suo il progetto e la costruzione della cattedrale di S. Paolo)  fecero di quest'opera un piccolo capolavoro, che costituirà un testo base di microfotografia sino alle soglie dell'Ottocento. Osservando un frammento di corteccia di sughero, vi descrisse, in analogia con le cellette delle api, delle cells (cellule); naturalmente non ha alcun senso pensare che il ricercatore inglese abbia in questo modo formulato una qualche teoria cellulare, da fervente baconiano, era semplicemente stupefatto ed affascinato dall'inimmaginabile ampliamento dei sensi reso possibile da questo nuovo strumento, che estendeva in modo inimmaginabile la vista e permetteva la scoperta di un mondo sino ad allora sconosciuto.

Nel "Discorso sui terremoti" (1668) approfondì il problema dei fossili: la terra ha subito profonde modifiche dal tempo della sua creazione, che anch'egli, secondo la tradizione del tempo data a 6000 anni; terremoti, inondazioni, eruzioni hanno alterato il paesaggio e durante questi processi alcune forme di vita possono esser venute meno.  

Si occupò anche di ottica, determinando con una certa esattezza il limite di acuità visiva di un osservatore e compì numerose osservazioni astronomiche che lo portarono alla scoperta della macchia rossa di Giove

Nel 1677 Hooke lesse alla  Royal Society di Londra il lavoro inviato all'Accademia da Leeuwenhoek.

Robert Hooke fu  stretto collaboratore di Boyle e partecipò con lui alla messa a punto della pompa ad aria. Il suo carattere non facile gli attirò numerosi nemici; ebbe infatti accesi diverbi sia con Huygens che con Newton, da lui accusati di essersi appropriati indebitamente dei suoi risultati sperimentali. 

Microscopio composto di Hooke

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Riproduzione di una mosca osservata al microscopio composto di Hooke

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