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 Dagli Echinodermi ai Cordati

Ai Deuterostomi si possono attribuire con qualche dubbio i Chetognati, con sicurezza i phyla degli Echinodermi, degli Emicordati e dei Cordati.

 

Echinodermi

Il Phylum degli Echinodermi è uno dei più antichi e la sua storia è ben documentata da una gran quantità di fossili. Simile abbondanza è dovuta al fatto che gli Echinodermi sono muniti di uno scheletro dermico situato cioè sotto l'epidermide, formato da carbonato di calcio che ben si presta alla fossilizzazione.

Molti rappresentanti degli Echinodermi sono noti a coloro che hanno familiarità col mare: ricci e stelle marine, oloturie ed ofiure possono essere scorti sui fondali attraverso le limpide acque costiere, oppure si trovano spiaggiati; poco frequenti le occasioni di vedere i gigli di mare (Crinoidi).

Alle sei classi elencate nella tabella a lato. se ne devono aggiungere almeno altre 16, ormai estinte. Il quadro comparativo degli Echinodermi è unico nell'intero quadro della zoologia, che pure è ricca di stranezze. Si osserva infatti una straordinaria varietà e complessità di piani strutturali realizzati in un gruppo in cui alcune caratteristiche organizzative primitive e insolite sono rimaste invariate per tempi lunghissimi. Basti dire che presso gli Echinodermi non esistono organi di senso, né organi escretori, né ghiandole annesse al tubo digerente (che può anche mancare) e che solo pochi generi possiedono branchie.

Elemento costante dei piani strutturali degli Echinodermi è la suddivisione delle piastre calcaree in due categorie: piastre radiali, di solito in numero di cinque serie e disposte in vario modo, ma tutte confluenti verso un polo dell'animale e piastre interradiali, intercalate alle prime; le piastre radiali portano dei fori attraverso i quali fuoriescono i pedicelli o pedia dalle molteplici funzioni; le piastre interradiali possono dare sostegno - soprattutto nella classe degli Echinoidi - a spine mobili.

Presso gli echinodermi si osserva uno straordinario sviluppo delle cavità celomatiche che costituiscono quattro diversi sistemi:

 

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il sistema periviscerale è il più spazioso, è attraversato dai mesenteri che sostengono il tubo digerente e le gonadi;

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il sistema emale è un insieme di canali che, a dispetto del nome, ha poco a che vedere con la circolazione sanguigna;

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il sistema periemale, sistema di cavità tubulari che fascia anche il semplicissimo sistema nervoso;

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il sistema acquiferoè il più straordinario apparato degli echinodermi: consta di una raggiera di cinque canali contenenti acqua marina che si diparte da un canale anulare e percorre i radii (di cui diremo dopo); attraverso i fori delle piastre radiali escono i pedicelli che terminano di solito con una piccola ventosa, mentre dalla parte interna della piastra si dilatano in un'ampolla. Il canale anulare porta di regola, in corrispondenza di quattro interradi, altrettante vescicole di Poli la cui funzione è quella di regolare la pressione idrostatica nei vari settori del sistema; in corrispondenza del quinto interradioesiste invece un canale petroso che sbocca all'esterno attraverso una piastra bucherellata detta madreporite.

 

L'insieme dei pedicelli ha funzioni varie:

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serve - soprattutto nelle stelle marine - alla locomozione;

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serve a convogliare le particelle alimentari verso la bocca,

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serve infine a far aderire l'animale al substrato: quando si tenta di staccare un riccio di mare dallo scoglio si incontra resistenza dovuta a queste minute strutture che, prima di staccarsi o spezzarsi, si allungano come fili elastici.

A questo complesso sistema di cavità e canali celomatici fa riscontro, negli Echinodermi, una grande povertà di organi: mancano, come si è visto, organi deputati all'escrezione o agli scambi gassosi, cosa che non sorprende, dato che la vasta estensione degli epiteli e dei celoteli garantisce un'agevole e pronta eliminazione dei rifiuti azotati o gassosi e anche un facile ingresso, per diffusione, dell'ossigeno. Solo nelle oloturie esistono polmoni acquiferi situati nella cloaca .

Il sistema nervoso, piuttosto semplice, consta di un primo anello che circonda la bocca (anello orale) avente soprattutto funzioni sensoriali, di un anello sottostante (anello orale profondo) che governa le funzioni motorie, e di un terzo anello che circonda l'apertura anale (anello periproctale) che può mancare: tutte queste struttura anulari sono collegate da nervi ad andamento radiale. Cellule sensoriali sono distribuite un po' dappertutto; le cellule fotorecettrici sono talvolta raggruppate a formare rudimentali ocelli agli apici delle braccia delle stelle marine.

Salvo rare eccezioni gli echinodermi hanno sessi separati, le gonadi, di struttura molto semplice, rilasciano numerosissimi gameti in giorni e ore scanditi dai ritmi di marea, e quindi dai cicli lunari.

Dallo zigote si sviluppano piccole larve ciliate che si disperdono anche a grandi distanze prima di posarsi sul fondo. Queste larve hanno simmetria bilaterale e sono caratteristiche per ciascuna classe, pur assomigliandosi tutte .

L'intestino degli echinodermi ha la foggia di un tubo circonvoluto nelle oloturie e nei ricci, è sacciforme con cinque rami a fondo cieco (se tante sono le braccia) negli asteroidei; è sacciforme, privo di apertura anale nelle ofiure; è breve, ripiegato ad U nei crinoidi, manca nei concentricicloidei che si nutrono di microorganismi e particelle organiche depositate nel fondo.

Classificazione degli echinodermi

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Crinoidei

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Echinoidei

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Regolari

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Irregolari

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Oloturoidei

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Asteroidei

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Ofiuroidei

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Concentricicloidei

 

Organizzazione di una stella di mare

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 Riccio di mare aperto

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Lanterna di Aristotele di un echinoide

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Esempio di Oloturia *

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* dal sito

http://www.italiantartide.it/spedizioni/xx/Progetti/Oceanografia.asp

 

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