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Onicofori fra Anellidi ed Artropodi

Gli Artropodi comprendono più dei due terzi delle specie viventi ed hanno importanza grandissima nell'economia della vita sulla Terra ove hanno occupato tutti gli ambienti disponibili. Nel mare e nelle acque interne vivono i Crostacei; Aracnidi, Miriapodi e Insetti popolano ogni angolo delle terre emerse; i Pantopodi vivono sui fondali marini ove si spingono alle massime profondità. La loro abbondanza e versatilità sono tali che, se scomparissero tutti gli altri animali, nessun ambiente rimarrebbe disabitato e nessuna risorsa alimentare andrebbe sprecata.

Grazie ai reperti della paleontologia e dell'anatomia comparata è oggi possibile proporre una ricostruzione dell'evoluzione di questo importante gruppo, incominciando dalla storia naturale degli Onicofori.

Onicofori

I primi onicofori sono stati descritti nel 1826, oggi se ne conosce un'ottantina di specie che vivono nelle foreste pluviali e in altri ambienti umidi di tutte le terre che facevano parte del Gondwana  grande distesa continentale che, dopo la prima metà del Mesozoico si è andata smembrando.

In base a questa distribuzione si potrebbe collocare la comparsa del phylum verso la fine del Paleozoico, tuttavia questa datazione si addice solo alle forme terrestri degli Onicofori, poichè quelle marine - oggi scomparse - erano presenti già molto prima. Ne fanno fede due specie del genere Aysheaia (fig.) i cui resti sono stati rinvenuti in giacimenti del Cambriano inferiore del Nordamerica. D'altra parte, l'evidente parentela sia con gli Anellidi primitivi, sia con gli Artropodi, gruppi ben rappresentati all'inizio del Cambriano, suggerisce di retrodatare l'origine del phylum all'inizio del Paleozoico.

Gli Onicofori somigliano a bruchi, hanno il corpo diviso in segmenti eguali, esclusi quelli del capo (si osservi lo schema a lato); sono rivestiti da una cuticola chitinosa che viene periodicamente mutata. Il capo porta due semplici occhi e un paio di antenne; seguono 14-43 segmenti forniti di un paio di parapodi conici, ciascuno munito di due unghie simili a quelle degli Anellidi (nelle forme fossili le unghie sono 4 e i segmenti 12).

L'anatomia presenta caratteri da Anellide misti a caratteri da Artropode. In questo quadro comparativo merita attenzione l'apparato circolatorio molto più semplice che nella maggior parte degli Anellidi, eguale invece per struttura e funzionamento a quello degli Artropodi.

I sessi sono separati e la fecondazione è interna, caratteristiche che ritroveremo invariate presso tutti gli Artropodi. Lo sviluppo embrionale ha forti somiglianze con quello degli Anellidi primitivi, ma poi procede in modo peculiare. Gli Onicofori sono per lo più vivipari, modalità riproduttiva che condividono con un altro gruppo di invertebrati terrestri predatori: gli Scorpioni.

Aysheaia

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Organizzazione degli onicofori

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