Dette modificazioni che si ripercuotono, ovviamente, nell'aspetto e sulla funzionalità degli organismi, dipendono dalla selezione degli individui che, riproducendosi,
contribuiscono alla formazione delle generazioni successive.
Tali processi di adeguamento sono alla base dell'evoluzione delle popolazioni e delle specie.
Giunti a questo punto, anche in vista dei viaggi nel cosmo, e all'opportunità di identificare esseri viventi diversi da quelli terrestri, ci chiederemo se proprio tutti i viventi che si possono immaginare come abitatori di altri mondi debbono necessariamente disporre di tutte le proprietà sopra elencate. La risposta è sì per quelle ai punti da 2 a 7, che sono tra loro logicamente interconnessi e che dipendono da principi generali che non possono venire elusi. Per
quanto riguarda il primo punto c'è invece da dire che, mentre è del tutto banale l'affermazione che un vivente è formato da sostanze chimiche, non appare necessario che esso sia formato appunto da composti delle cinque classi di sostanze organiche che caratterizzano gli organismi che abitano la Terra.
Criteri espositivi
Si può esporre la biologia seguendo un criterio sistematico, elencando i caratteri e le proprietà di ciascun gruppo di organismi, oppure si possono prendere in considerazione, una dopo l'altra, le loro proprietà o attitudini, ed illustrarle con esempi tratti da organismi aventi diversa posizione nella scala dei viventi.
Tutti e due i metodi presentano vantaggi e svantaggi. Per riunire i vantaggi di entrambi conviene trattare dapprima le caratteristiche generali, e illustrare in un secondo momento i cinque (o sei) regni in cui oggi si tende a raggruppare (o a suddividere, a seconda del punto di vista) l'insieme dei viventi, Incominciando, beninteso, da quelli più semplici per giungere a quelli più complessi.
Animali e piante
Per consuetudine molto antica i viventi vengono assegnati, o al regno vegetale, o a quello animale. I criteri per la assegnazione all'uno o all'altro regno sono andati cambiando con il tempo. Dapprima gli organismi che si muovono attivamente venivano attribuiti al regno animale
e quelli immobili, aderenti al substrato, venivano attribuiti al regno vegetale.
Simile criterio andò in crisi circa trecent'anni fa quando i naturalisti si occuparono con più attenzione di spugne, di coralli e organismi simili che vivono attaccati al fondo marino ed eseguono solo deboli movimenti, e spesso neppure quelli.
Quando si ebbero conoscenze precise sulla
fotosintesi, il criterio della mobilità venne abbandonato, e prevalse il criterio di considerare vegetali gli organismi forniti di
pigmento clorofilliano, nonché quelli che lo avevano perduto in un secondo momento, e di considerare animali tutti gli organismi sprovvisti di apparato fotosintetico e capaci di alimentarsi a spese di altri viventi o di detriti. Anche in questo caso cominciarono le controversie a proposito di molti protozoi e batteri che, pur essendo palesemente forniti di clorofilla, erano altrettanto palesemente imparentati con forme che di clorofilla erano prive e non mostravano di averla persa di recente.
Venne quindi proposto, circa un secolo fa, di raggruppare i viventi formati da una o poche cellule nel regno dei Protisti e raggruppare gli altri nei regni degli Animali e delle Piante. La proposta non incontrò favore, e le antiche incongruenze vennero 'superate' attraverso il tacito compromesso secondo il quale buona parte dei microorganismi fotosintetici venivano attribuiti tanto all'uno quanto all'altro regno.
Questa sorta di condominio andò definitivamente in crisi quando i moderni metodi di studio delle cellule misero in luce che l'organizzazione dei Batteri e delle Alghe azzurre (o Cianobatteri) non era in alcun modo riconducibile a quella della cellula dei Protozoi, delle Alghe
superiori, dei Funghi, degli Animali e delle Piante. Divenne allora impellente la necessità di dividere i viventi in due gruppi: Procarioti, la cui cellula ha architettura molto primitiva (come nei Batteri e nelle Alghe Azzurre) ed è priva di involucro nucleare; Eucarioti, la cui cellula ha architettura molto più complessa ed è fornita di involucro nucleare, come è il caso di tutti gli altri viventi.
D'altra parte l'opportunità di separare le piante dagli animali, e le une e gli altri dagli organismi unicellulari, persisteva, sicché a poco a poco, prendendo anche in debito conto sia i reperti
paleontologici sia le nuove idee intorno alla loro storia evolutiva, o
filogenesi gli studiosi si sono orientati nella ripartizione dei viventi nei seguenti cinque regni:
Procarioti, Funghi, Protisti, Piante, Animali.